Franco Mantegazza ha 74 anni, è un medico in pensione ed è uno dei tremila fedeli della parrocchia di San Pio X di Loano, in provincia di Savona, nella diocesi di Albenga-Imperia. Ma è lui, dal 2013, l’anima ispiratrice del sito della sua parrocchia, accessibile all’indirizzo www.sanpiodecimoloano.it.
“Mi sono messo ad imparare”
«Non sono del ramo – ci racconta Franco – ma mi appassiono facilmente alle cose. Il nuovo parroco, nel 2013, mi aveva chiesto se volevo provare a creare un sito per San Pio X di Loano, e così mi sono messo ad imparare». Subito Franco capisce che il sito è importante, ma che da solo, ormai non basta più: «Il sito lo si deve andare a cercare, mentre le persone, specie i più giovani, sono sempre lì, sui social network. Per questo abbiamo fin da subito affiancato al sito una pagina Facebook dove pubblicare i contenuti del sito». Franco è il coordinatore del sito e della pagina Facebook, ma è affiancato da altri due persone che lo aiutano a curare l’identità digitale della parrocchia.
Con la piattaforma Pweb
Dai primi contatti il sito inizia a crescere, arrivando ad una media di 200-250 contatti, notevoli per una parrocchia di medie dimensioni: «Pian piano ci siamo allargati. Ho cercato di capire quali contenuti potessero piacere di più ai visitatori e ho cominciato ad inserirli». Nel dicembre 2015 la comunità prende la decisione di scegliere la piattaforma Pweb, proposta dal Servizio Informatico della Cei per la gestione e la creazione di siti web parrocchiali: «Mi è sembrato molto più agevole e facile da usare per inserire aggiornamenti».
Un giornalino di carta che rinasce sul web
Una delle colonne portanti del sito www.sanpiodecimoloano.it è il lavoro che alcuni ragazzi portano avanti durante i mesi invernali. Si chiama “Toto”, è un giornalino che i giovani – con l’aiuto di qualche adulto – compongono il sabato nei mesi invernali con le notizie più fresche della parrocchia e che viene messo la domenica alle porte della chiesa. Il foglietto ha però una doppia vita sul web: «Lo mettiamo sul sito con Pweb, grazie al servizio Issuu, in modo che si possa sfogliare, scaricare e linkare, lo mettiamo su Facebook e lo spediamo a una mailing list di un centinaio di persone». Tra i contenuti del sito i commenti al Vangelo della domenica del parroco, pubblicato in anticipo ogni giovedì.
La carta canta (e conta) ancora
Stiamo vivendo una fase di transizione: la carta è ancora viva ma il web è sempre più importante. «Fare un giornalino solo su carta ci impedirebbe di andare avanti e raggiungere i giovani. Farlo solo sul web, ad oggi, resterebbe solo lettera morta. La commistione è importante: per questo, anche sui foglietti di carta, ricordiamo sempre la presenza del sito e della pagina Facebook».
Basta arroccarsi
«Chi vuole incontrare i giovani non può non guardare al web – conclude Franco Mantegazza sulla base della sua esperienza – quando mettiamo le foto su Facebook dei campi estivi abbiamo decine di condivisioni e migliaia di contatti, che poi portano sempre più persone a visitare il sito e a conoscere la parrocchia. Non possiamo più arroccarci nel passato, bisogna partire e aprirci mentalmente a queste nuove tecnologie».