Come “cresce” un sito web parrocchiale “di servizio”
Una sacrestia virtuale
«Dato che la sacrestia non è mai aperta 24 ore 24, è necessario poter dare alla gente una serie di informazioni standard, che poi sono tra le più ovvie, come gli orari delle messe, quelli della catechesi e gli obiettivi pastorali dell’anno in ogni momento».
Vincenzo Lioi, collaboratore della parrocchia di San Filippo Neri in Eurosia, retta dalla congregazione dei Padri Filippini, ci racconta la genesi del sito parrocchiale www.sanfilippoineurosia.it.
Un sito di servizio
Non è detto che i siti debbano per forza essere aggiornati ogni giorno, oppure debbano poter contare su un gran numero di approfondimenti, foto e documenti.
«Il sito – racconta Lioi – è nato per essere un sito di servizio, per dare ai parrocchiani le informazioni più classiche senza costringerli a venire in parrocchia o a telefonare».
Proprio per questo è stata presa la decisione di realizzare il sito all’interno dell’ambiente Pweb, un servizio promosso dalla Chiesa Italiana che permette di lavorare su un sito già pronto e già fornito dei dati più importanti, come indirizzi e orari delle messe, grazie ai database di ParrocchieMap.
L’appetito vien mangiando
Dopo aver ottenuto un sito “vetrina” per i dati essenziali della parrocchia, a San Filippo si è deciso di non accontentarsi. «La sua crescita è stata graduale – racconta Lioi – come si dice, l’appetito vien mangiando». E così, settimana dopo settimana, il sito si è arricchito con i dati del gruppo scout e dell’oratorio, oltre alle iniziative, allargando così la platea dei visitatori non solo tra chi cerca l’orario di una messa, ma verso tutti i parrocchiani.
L’importanza dei link
«Il sito – continua Lioi – è diventato un portale che ha permesso di mettere in relazione i vari siti già esistenti delle realtà dei Filippini, come l’Oratorio della Garbatella, la scuola paritaria e i siti istituzionali dei Padri Filippini». Tra i siti che vanno così a creare un “network” di istituzioni, il portale dell’Oratorio www.chiesoletta.it serve anche a tenere viva la memoria di Padre Guido Chiaravalli, «non un’istituzione, di più», scomparso nel 2014, che ha operato alla Garbatella per oltre 50 anni. Sul sito sono stati pubblicati dai ragazzi dell’oratorio i suoi vecchi manoscritti, diffusi anche da una galassia di social network.
La gente è contenta
Quanto hanno ripagato questi sforzi “digitali”? «La gente è contenta – osserva Lioi – anche solo perché può trovare le informazioni che cerca senza perdere tempo.
Il web è ormai come la televisione, viene usato da tutti, non solo dai ragazzi, ma anche dalle persone di mezza età e dagli anziani: sempre più persone vogliono essere aggiornate immediatamente, e dunque Internet è lo strumento più adatto. Anche per le parrocchie».