Peter Reimann, responsabile Internet della Chiesa Evangelica nella Regione del Reno, è uno degli esperti incontrati da WeCa all’ultimo incontro ECIC, Conferenza Europea dell’Internet Cristiano, tenutasi a Colonia dal 25 al 27 settembre scorsi.
Alla conferenza ecumenica Reimann, forte di una ricerca che ha coinvolto 10 mila intervistati, ha portato un bilancio sull’esperienza delle celebrazioni in diretta streaming, all’ordine del giorno nei mesi della pandemia ma rimaste – per la Chiesa evangelica renana – anche al termine dell’emergenza.
«Gran parte delle persone vive in famiglia o in coppia, ma online pregano da soli – ci ha raccontato – dunque se prendiamo tutto ciò in considerazione ora che la pandemia è finita, significa che alcune persone non possono recarsi a una celebrazione in presenza in chiesa, come coppia e come famiglia. Così, se fermassimo le celebrazioni in streaming perderemmo alcune persone che hanno davvero iniziato ad apprezzare le funzioni online durante la pandemia».
Reimann ha aggiunto: «I nostri dati ci dicono come la gente faccia esperienza delle funzioni online in modo piuttosto simile a come vive le funzioni in chiesa». Intatti, per Reimann, «il senso di amicizia, di invito e di benvenuto». È importante però «che le funzioni online arrivino dalla loro parrocchia», non da altre chiese vicine o lontane.
Reimann ha anche lodato l’esperienza di Ecic, che permette a chiese diverse, con prospettive anche assai differente, di condividere le loro esperienze di evangelizzazione digitale. «Credo sia importante imparare dagli altri – ha rivelato – per esempio, in Scandinavia l’uso di Internet è molto più avanzato rispetto alla Germania. Se parlo dunque con persone dalla Scandinavia posso farmi un’idea di come saranno le cose in Germania tra due o tre anni, e prepararmi di conseguenza. È bene essere sfidati e imparare dalla gente, perché come cristiani è importante condividere il Vangelo anche impiegando l’esperienza degli altri».