Didattica e pastorale del Web
Qualche battuta per capire il senso della ricerca
Che cosa significa oggi essere comunità e come sostenere percorsi che ne accrescano la percezione? Che ruolo hanno i social media nello sviluppo e nella condivisione con gli altri membri della comunità pastorale? Come raccontiamo la comunità attraverso i media digitali? E ancora, che forme assume la tecnologia in chiave di supporto della conoscenza, delle interazioni e della relazione pastorale?
La ricerca prende le mosse da queste semplici domande e da alcuni assunti teorici di base sul ruolo esercitato dai media sociali in chiave di racconto e condivisione, per provare a capire come supportare – attraverso l’analisi dell’esistente e la definizione di strategie per la pastorale del Web – la comunità, provando a impostare un percorso fatto di scambi, buone pratiche e strumenti utili per la pastorale.
Il progetto di ricerca si propone, dunque, di analizzare e censire, da un lato, le esperienze e i progetti che utilizzano il Web 2.0 e gli strumenti social per la pastorale, con particolare attenzione per il costrutto di comunità. Dall’altro lato, la ricerca vorrebbe di attivare – sulla base di questa fotografia in progress – un tavolo di lavoro sensibile al tema, capace di riflessione e interessato alla sperimentazione del Web per la pastorale. Il focus, in sintesi, riguarda la possibilità di costruire e animare (in presenza e in rete) una vera e propria community o comunità di pratica (Wenger) impegnata sul fronte della promozione sul territorio di strumenti, metodologie e attività funzionali alla costruzione del senso di comunità e alla pastorale.
L’attenzione verso il territorio si concretizza attraverso la sperimentazione di pratiche innovative di pastorale 2.0 all’interno di un piano di monitoraggio capace di restituire al territorio analisi informate e utili per riflettere e aumentare il vissuto comunitario.
L’analisi dei dati del monitoraggio sarà funzionale alla predisposizione di kit, strumenti, schede progettuali e cataloghi formativi, che serviranno a livello nazionale e per rafforzare le comunità che hanno messo a disposizione il proprio tempo e la propria intenzionalità educativa. I prodotti, infatti, nascono per essere messi in circolazione e spesi sul territorio;
I media digitali, più che contendenti, sono alleati della pastorale e rappresentano un’ulteriore occasione per la comunità di muoversi, crescere, conoscersi e diffondere il Messaggio.