Il rapporto tra bambini e tecnologia, nel nostro mondo iperconnesso, è sempre più difficoltoso. Come proteggere i nostri i figli in rete? Cos’è ad esempio il sexting? E l’egosurfing? Vediamoli brevemente insieme:
1. Digital mentoring
Si tratta di un approccio del genitore che intende proteggere i propri figli, ma che vuole al tempo stesso rispettare i loro confini e incoraggiarli a diventare degli adulti che online sanno comportarsi in modo responsabile.
2. Parental control
Sistema che permette a un genitore di monitorare o bloccare l’accesso a determinate attività da parte del bambino (siti pornografici, immagini violente o pagine con parole chiave) e anche di impostare il tempo di utilizzo di computer, tv, smartphone e tablet. In tal modo è possibile monitorare il comportamento online dei propri figli evitando di limitarne l’accesso: sarà sufficiente creare per loro un profilo utente personale dal quale farli connettere. Prezioso aiuto per contenere i rischi del web e per valutare l’attività online dei più piccoli, è importante ricordare che il parental control supporta la presenza di un adulto e non si sostituisce ad esso.
Continua la lettura su Aleteia
Foto: @DR