Un corso di studio online, gratuito e aperto a tutti, per riflettere sulle “virtù del digitale”. Un’occasione formativa proposta dal Cremit (Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Innovazione e alla Tecnologia) dell’Università Cattolica di Milano, per cogliere le potenzialità pedagogiche del digitale e per utilizzarlo in modo consapevole, coerente e costruttivo, in un momento storico in cui le tecnologie sono sempre più una presenza costante nelle nostre vite.
È questo l’obiettivo primario di Virtùalmente, il Mooc che riprende e aggiorna la prima edizione, che seguiva la pubblicazione del libro Le virtù del digitale. Per un’etica dei media di Pier Cesare Rivoltella, edito nel 2015 da Morcelliana (qui una descrizione: http://www.morcelliana.net/pellicano-rosso/715-le-virtu-del-digitale-9788837228651.html).
Quel testo propone un’etica che si costruisce attraverso la pratica. Cosa significa essere prudenti in Internet? Come vi si può esercitare la temperanza? È possibile essere giusti, forti, in uno spazio quanto mai “liquido”? C’è posto per la speranza, la carità e la fede? È la ripresa delle virtù – cardinali e teologali – a permettere, senza presupporre adesioni di principio, di individuare strategie e indicazioni operative volte ad acuire la consapevolezza e la responsabilità di chi utilizza i media digitali. Consapevolezza e responsabilità attraverso le quali è la stessa cittadinanza a costruirsi in un vero e proprio circolo virtuoso.
«Nel campo dell’educazione digitale e dello sviluppo delle tecnologie digitali cinque anni sono un’era geologica», spiega il professor Rivoltella, direttore del Cremit e ordinario di Didattica generale e di Didattica ed educazione mediale all’Università Cattolica di Milano. «Dopo un’analisi attenta dei materiali abbiamo deciso che il Mooc nei suoi contenuti regge ancora, ha una sua qualità. Quel che restava da fare era di inserire una serie di schede, di spunti e di casi che consentissero di aggiornarlo all’oggi».
La nuova edizione, realizzata dai ricercatori del Cremit coordinati da Enrica Bricchetto e da Michele Marangi, attualizza quella originaria del 2015, mantenendo la strutturazione ispirata al libro. Il corso prevede sette moduli didattici, uno per ogni virtù: Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza, Fede, Speranza, Carità. Per ciascuna virtù, in ogni modulo sarà possibile vedere i video di cornice teorica curati dal professor Rivoltella, scaricare alcuni sviluppi tematici, collegarsi a differenti risorse online, riflettere su specifiche voci di approfondimento e utilizzare schede didattiche e spunti operativi. Sono anche previsti tre webinar che permetteranno di approfondire aspetti tematici e metodologici e offriranno l’occasione per un’interazione diretta tra i docenti e gli iscritti.
Le parti di approfondimento, i collegamenti online e le attività operative sono state attualizzate, utilizzando una nuova parola di riferimento per ciascuna virtù, sviluppata da singoli autori. Fabio Fiore inquadra la Prudenza attraverso l’idea di emergenza, Enrica Bricchetto rilegge la Giustizia riflettendo sul tema dell’accessibilità, Gianna Cannì riprende la Fortezza utilizzando il concetto di esposizione, Alessandra Carenzio si interroga sulla Temperanza sviluppando il significato di regolazione, Stefano Pasta riflette sulla Fede collegandosi con le fake news al tempo della postverità, Michele Marangi declina la Speranza nella dimensione dell’umanesimo digitale, don Marco Rondonotti sviluppa la Carità indagando il tema della comunità.
Per molti versi questa edizione può essere considerata “speciale”. In primo luogo perché nasce nei mesi dell’emergenza Covid-19, che ha profondamente mutato anche il rapporto con il digitale. Dal lavoro alla didattica, dalle relazioni tra le persone alla ricerca di nuovi modi per comunicare a distanza, il digitale è diventato sempre più presente nelle nostre vite, sia sul piano personale che professionale. In questa prospettiva, il Mooc vuole rappresentare un’occasione di riflessione e di progettazione che non si limiti a considerare le tecnologie in modo puramente strumentale, ma ne assuma la complessità di pensiero e di implicazioni etiche, culturali e sociali che le caratterizzano.
Un’altra novità riguarda la fruizione del Mooc, che non sarà erogato sequenzialmente, a cadenza settimanale, come avviene di solito, ma sarà disponibile online integralmente in un unico rilascio. Chi vorrà seguirlo, potrà attuare due differenti strategie: completare tutti i moduli linearmente, con il questionario finale, per ottenere l’attestato di partecipazione; oppure scegliere le specifiche parti che interessano, senza questionario finale. In entrambi i casi sono a diposizione tutti i materiali prodotti.
Il Mooc è disponibile online dal 25 maggio 2020.
È possibile iscriversi a partire a questo link: https://openeducation.blackboard.com/site/unicatt
A breve le FAQ su www.cremit.it.