Di Domenico Agasso, da Vatican Insider, La Stampa
Intervista con Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale: il Vangelo può essere calato nella quotidianità anche con internet, «nei prossimi mesi organizzeremo un corso di formazione per le parrocchie»
ROMA. «Parlare in corsivo o in grassetto su TikTok sarà pure una moda del momento (forse), ma certamente segnala qualcosa d’altro legato alla velocità e alla mutevolezza di questa stagione educativa che va compresa meglio». Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana (Cei), scende in campo per riflettere sui nuovi modi di parlare nei social prendendo spunto dal caso di Elisa Esposito, l’influencer diventata famosa su TikTok dando lezioni di «corsivo», il nuovo gergo dalle vocali aperte e l’apertura cantilenante. «”Voi, adulti, sapete solo giudicare prendendo sul serio le tendenze social che nascono per gioco e sono accompagnate sempre da un filo ironico”. Sarà… ma è indubbio – osserva l’esponente della Cei – che le “riletture” sintattiche nascondono sempre processi più profondi che incidono anche sui costumi e non solo. L’intervento di un ragazzo a un incontro sull’educazione ai social media, organizzato da una parrocchia, diventa quindi invito a un dialogo generazionale per comprendere meglio ciò che succede nell’ambiente digitale».