Fonte: Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale
24 novembre 2023 – In occasione del decimo anniversario della pubblicazione dell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale ha organizzato un simposio per riflettere sul suo impatto nel pontificato di Papa Francesco e sul suo significato per la Chiesa e per il mondo intero.
La Evangelii Gaudium è stato il primo documento del magistero di Papa Francesco. È stato pubblicato il 24 novembre 2013, solennità di Cristo Re, ed è considerato da molti un’Esortazione apostolica “programmatica” in cui il Santo Padre ha posto al centro della pastorale “l’annuncio del Vangelo nel mondo attuale“.
Per proclamare con gioia il Vangelo, Papa Francesco esorta la Chiesa a una “trasformazione missionaria” e approfondisce la “dimensione sociale dell’evangelizzazione” spiegando alcune delle implicazioni comunitarie e sociali del kerigma, l’inclusione sociale dei poveri, la ricerca del bene comune e della pace sociale, il dialogo sociale come contributo per la pace.
Tra gli ospiti della Curia Romana presenti a questo momento di riflessione c’erano suor Nathalie Becquart della Segreteria Generale del Sinodo e suor Helen Alford della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.
Il messaggio di Papa Francesco
Nel messaggio rivolto ai partecipanti del Simposio organizzato dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, Papa Francesco ha ringraziato per questa iniziativa e ha ricordato che quando dieci anni fa scrisse l’Evangelii Gaudium invitava i cristiani “ad una nuova tappa nella l’annuncio del Vangelo” in cui proponeva “di recuperare la gioia missionaria dei primi cristiani, pieni di coraggio, instancabili nell’annuncio e capaci di grande resistenza attiva”.
“L’annuncio del Vangelo nel mondo di oggi continua a esigere da noi una resistenza profetica come alternativa culturale di fronte all’individualismo edonista pagano”, scrive il Santo Padre nell’Esortazione Apostolica.
Il Papa, inoltre, ha invitato “ad avere gli stessi sentimenti di Gesù Cristo” perché “la nostra missione evangelizzatrice e la nostra vita cristiana non possono ignorare i poveri”.
A tal fine, il Santo Padre ha suggerito di creare “nuove strutture sociali” basate su una nuova mentalità per “rinunciare all’assoluta autonomia dei mercati e della speculazione finanziaria e attaccare le cause strutturali della disuguaglianza”.
“Se non realizziamo questo cambiamento di mentalità e di strutture, siamo condannati a vedere aggravarsi la crisi climatica, sanitaria e migratoria, e in particolare la violenza e le guerre, che mettono a rischio l’intera famiglia umana, povera e non povera, integrati ed esclusi, perché siamo tutti sulla stessa barca e siamo chiamati a remare insieme”, ha detto Francisco.
Infine, a dieci anni dalla pubblicazione dell’Evangelii Gaudium, il Papa ha ribadito che “solo se ascoltiamo il grido tante volte taciuto della terra e dei poveri possiamo compiere la nostra missione evangelizzatrice, vivere la vita che Gesù ci propone e contribuire a risolvere i gravi problemi dell’umanità”.
Dialogo tra i partecipanti
Il programma del simposio è iniziato con la lettura del messaggio di Papa Francesco in spagnolo e con un discorso introduttivo del cardinale Michael Czerny. È seguito l’intervento dell’argentino Juan Grabois, che ha raccontato di come è nato ed è cresciuto il suo rapporto personale con Jorge Bergoglio. Durante le due ore di dialogo sono intervenuti diversi partecipanti, tra cui Suor Nathalie Becquart, Suor Helen Alford, Padre James Hanvey, Giuseppe De Marzo e Filipe Domingues.