Parlando ad esperti del mondo della tecnologia, ad officiali di Curia, teologi e moralisti che annualmente si incontrano per i Minerva Dialogues, organizzati dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, il Papa raccomanda che il progresso tecnico sia frutto di scelte etiche e responsabili. Il valore di una persona non può dipendere da una serie di dati spesso raccolti in modo surrettizio, dice il Pontefice, perché possono essere “contaminati da pregiudizi e preconcetti”
Sono convinto che il dialogo tra credenti e non credenti sulle questioni fondamentali dell’etica, della scienza e dell’arte, e sulla ricerca del significato della vita, sia una strada per la costruzione della pace e per lo sviluppo umano integrale.
Papa Francesco lo sottolinea nel suo discorso ai partecipanti ai Minerva Dialogues, iniziativa del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, che annualmente riunisce scienziati, ingegneri, dirigenti d’azienda, giuristi, filosofi e ancora rappresentanti della Chiesa per “favorire maggiore consapevolezza e considerare l’impatto sociale e culturale delle tecnologie digitali, in particolare dell’intelligenza artificiale” e consentire “un confronto serio e inclusivo” anche “aperto ai valori religiosi”, sull’impiego responsabile delle tecnologie. (Ascolta il servizio con la voce del Papa).