Stili di vita per una nuova umanità. Una giornata della Giornata mondiale della Gioventù dedicata alla riflessione su cinque ambiti della vita umana: economia – educazione e vita familiare – risorse naturali – politica – tecnologia.
Oltre 400 giovani si sono ritrovati, lunedì 31 luglio 2023, all’Universidade Católica Portuguesa di Lisbona per partecipare al IV Convegno internazionale sulla Cura del Creato.
L’incontro è stato aperto da Gleison De Paula Souza, Segretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, co-organizzatore dell’evento promosso dalla Fondazione Giovanni Paolo II per la Gioventù il cui presidente Daniele Bruno ha ricordato: “Voi testimoniate che non siete rassegnati e abbandonati ad una ‘mistica del magari’ e che volete vivere, sì, nel mondo, ma avendo cura del dono di nostro Signore affidato a tutti noi, il Creato. Ed è in tutti questi ambiti che trasmettete la speranza che questo è possibile”.
L’incontro è proseguito con gli interventi del Prefetto del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, card. Michael Czerny, sul significato teologico dell’ecologia integrale, al servizio della persona, soprattutto dei più deboli e del Patriarca di Lisbona, Card. Manuel José Macário do Nascimento Clemente che ha salutato tutti i presenti, con la gioia di aprire con questo convegno gli eventi della GMG.
Al panel sulla tecnologia ha partecipato Fabio Bolzetta, Presidente dell’Associazione dei Webmaster Cattolici Italiani (WECA) che ha chiuso l’incontro mattutino ricordando “ho cominciato, da volontario, al Comitato organizzativo della GMG 2000 di Roma. Da allora ho avuto l’opportunità di partecipare a tutte le GMG organizzate in Europa, oltre a Sidney e a Rio de Janeiro. Essere qui oggi come relatore mi ricorda anzitutto una cosa: non sono più giovane. Ma lo siete voi! E anzitutto a voi sono chiesti l’entusiasmo e la responsabilità di promuovere riflessioni e iniziative per salvaguardare la Casa comune”. Bolzetta ha poi ricordato che “esistono, anche nel continente digitale, gli invisibili, gli scartati. Un fenomeno che colpisce chi per connessioni insufficienti o tecnologie superate viene o verrà sempre di più escluso dall’accesso ai servizi e alla rete”. Alla fine, ha lanciato una domanda per i lavori successivi: “come abitare da cristiani nel continente digitale?”. Il pomeriggio, infatti, è proseguito con i laboratori per la scrittura del “manifesto” dei giovani che è stato consegnato al Santo Padre.
Le conclusioni sono affidate a Mons. Claudio Giuliodori, Presidente della Commissione Giovani del Consiglio Conferenze Episcopali Europee che ricordato tre tappe attraverso le quali iniziare questo cambiamento: il presente, con la GMG che stiamo vivendo a Lisbona; il Sinodo, che avrà tra i propri temi principali quello della Cura del creato; il Giubileo del 2025, che ci ricorda che ogni tanto bisogna fermarsi e rendere conto a Dio: un tempo di grazia per ripartire, migliorati.
L’intero evento è stato trasmesso nella piattaforma realizzata nel metaverso dalla start up “Metamouth” che ha messo a disposizione oltre 500 visori per consentire, anche a chi non è riuscito a giungere a Lisbona e a un gruppo di giovani con disabilità, di partecipare all’incontro che sarà fruibile anche in futuro con contenuti aggiornati.
Foto: Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita