News

Il protocollo Fidae “Scuola sicura” per la protezione dei minori da abusi, bullismo e cyberbullismo

News

24 Agosto 2024
Il protocollo Fidae “Scuola sicura” per la protezione dei minori da abusi, bullismo e cyberbullismo

Fonte: Fidae

“Oggi, dopo un’estate di lavori e in modo intenso durante il Campus di Ravenna, pubblichiamo un documento che riteniamo fondamentale per tutto il sistema scolastico nazionale ma che in questa prima fase si rivolge alle scuole cattoliche con l’obiettivo di garantire la massima tutela dei minori e promuovere un ambiente educativo sicuro e rispettoso.” Così Virginia Kaladich, Presidente nazionale FIDAE ha commentato l’uscita del Protocollo Fidae “SCUOLA SICURA” che tratta in modo organico tutti gli aspetti connessi alla tutela degli alunni delle scuole cattoliche: protezione dagli abusi sessuali e non sessuali da parte del personale scolastico, intervento della scuola a supporto del minore in caso di abusi in famigliacontrasto al bullismo e al cyberbullismotutela della privacy dei minorisicurezza degli ambienti scolastici, dei mezzi di trasporto e delle strutture che ospitano le gite scolastiche. “La FIDAE, da diversi anni impegnata in prima linea nel contrasto ad ogni forma di abuso sui minori, ha pubblicato questo documento che è diretto a guidare tutte le scuole cattoliche nella realizzazione di un sistema di tutela dei minori conforme alla legislazione italiana, alle indicazioni dell’autorità ecclesiastica ed alle migliori prassi internazionali in materia di protezione dei minori” ha aggiunto la Kaladich.

La FIDAE sarà attivamente in campo anche per accompagnare le scuole nella formazione del proprio personale sul Protocollo e sulla normativa ad esso connessa ed inoltre, per le scuole che dimostreranno di rispettare effettivamente le indicazioni del Protocollo, sarà possibile ottenere un’attestazione di conformità allo stesso da parte della stessa FIDAE, che potrà essere resa nota a tutta la comunità scolastica.

“Con il Protocollo Scuola sicura la FIDAE conferma il suo impegno affinché la scuola sia sempre più una comunità educante dove ciascuno sia accolto, valorizzato, aiutato a crescere. – ha detto Ernesto Diaco, direttore Ufficio nazionale per l’educazione, la scuola e l’università della CEI – Il Protocollo fa riferimento alle Linee Guida per la tutela dei minori nelle scuole cattoliche pubblicate dal Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica nel 2022, offrendosi come uno strumento per la loro applicazione, per la formazione e per il coinvolgimento di tutti coloro che vivono l’esperienza educativa, nell’ottica dell’alleanza e della corresponsabilità. Oltre ad avere ricadute positive sulla qualità della proposta scolastica, il Protocollo è un contributo importante per l’impegno educativo di tutta la comunità cristiana, di cui le scuole cattoliche della FIDAE sono una parte viva ed efficace.”

“Il Protocollo FIDAE Scuola sicura rappresenta un grande passo in avanti per il rafforzamento della tutela dei minori e dei giovani adulti nelle scuole cattoliche, dal momento che contiene una guida completa per il personale scolastico rispetto a tutte le misure da adottare sia in via preventiva, che a fronte del verificarsi di episodi critici – ha dichiarato l’Avv. Emanuele Montemarano che ha coordinato i lavori di stesura del documento –   In particolare, i due aspetti veramente innovativi del Protocollo sono l’approccio integrale alla protezione del minore e la possibilità per le scuole cattoliche di ottenere dalla FIDAE un’attestazione “scuola sicura”, che potrà rappresentare un’importante garanzia per le famiglie anche nella scelta dell’istituzione scolastica alla quale affidare i propri figli.”

 

 

 

 

Foto di Keira Burton

condividi su

Per Associarsi a WeCa

Guida al Web

8xmille

Ricordiamoci di firmare per l’8xmille alla Chiesa cattolica che sostiene la mission dell’Associazione WebCattolici Italiani - WeCa. È un gesto semplice ma importantissimo, grazie al quale possiamo contribuire a realizzare migliaia di progetti l’anno, in Italia e nei Paesi in via di sviluppo, per sostenere i più deboli e chi è in difficoltà. Non è una tassa in più. Non ci costa nulla, ma è un gesto d’amore che può fare la differenza per migliaia di persone.

In rete

SEGUICI SU