Il 07 aprile, Domenica della Misericordia e nell’anno dedicato alla preghiera, inizierà l’itinerario della Peregrinatio Misericordiæ internazionale con un’icona benedetta da Papa Francesco il 06 novembre 2023, durante l’udienza privata concessa ai volontari e agli assistiti della Piccola Casa della Misericordia di Gela, con la raccomandazione di essere portata nelle chiese, piazze e case del mondo fino al 2033, anno giubilare in cui si celebreranno i duemila anni della Redenzione, passando per il Giubileo ordinario del 2025. L’icona itinerante è stata voluta dai poveri e dai volontari della Piccola Casa della Misericordia per commemorare il 25° anniversario della fondazione della Fraternità Apostolica della Misericordia e il 10° anno della Piccola Casa della Misericordia di Gela. Per richiedere l’icona itinerante contattare: divesinmisericordia.gela@
La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia che chiude l’Ottava di Pasqua durante la quale i neofiti deponevano le vesti ricevute durante la veglia di Pasqua. Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l’istituzione della festa: “Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione. Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre”. Gesù ha pure indicato il modo di celebrare la festa chiedendo che, il quadro della Divina Misericordia, sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente venerato e che i sacerdoti parlino alle anime dell’insondabile misericordia Divina. “Sì, – ha detto Gesù – la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l’azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all’immagine che è stata dipinta. In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene. Riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia, poiché in quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto”. Questa domenica, dal 30 aprile 2000 – giorno della canonizzazione di Suor Faustina -, è stata chiamata Domenica della Divina Misericordia ed è stata arricchita da varie indulgenze per volontà di Giovanni Paolo II. La domenica della Misericordia, come in varie diocesi d’Italia, viene celebrata anche a Gela da più di 25 anni e viene organizzata dalla Fraternità Apostolica della Misericordia. Nel 2013, il Santo Padre Francesco ha chiesto a don Pasqualino di Dio di fondare la Piccola Casa della Misericordia operante nel territorio nisseno. Grazie all’operativo ausilio dei propri volontari sono state avviate diverse attività dall’Associazione “Dives in Misericordia, Aps Onlus” e dalla Cooperativa sociale “Raphael” tra le quali: il centro d’ascolto, sportello lavoro, distribuzione di pacchi alimentari, emporio di vestiti, mensa della solidarietà, dormitorio, ambulatorio medico, centro diurno per i bambini, sportello antiviolenza, laboratori di artigianato (cucito, falegnameria, ceramica). Tutta l’opera si fonda sulla Provvidenza e il volontariato che hanno come proprio perno l’Adorazione Eucaristica perpetua e la lectio divina settimanale.
Papa Francesco in una sua lettera autografa inviata a don Pasqualino, definisce così la Piccola Casa della Misericordia “un faro di luce e di speranza nel buio della sofferenza e della rassegnazione, è un apprezzato segno di condivisione della Chiesa con i disagi e le fatiche del proprio popolo, è un ammirevole esempio di carità evangelica e di Chiesa in uscita, che fa tanto bene alla comunità ecclesiale e a quella civile. Incoraggio te e quanti collaborano ai tuoi progetti di bene – conclude Papa Francesco – a perseverare nella lodevole missione di testimoniare la tenerezza e la misericordia del Padre, offrendo condivisione e solidarietà ai più deboli e sfiduciati”. Nell’udienza privata del 06 novembre scorso Papa Francesco rivolgendosi ai 300 pellegrini gelesi ha affermato: “Siete venuti qui come una grande famiglia, in cui ciascuno ha doni e mansioni diverse e complementari e questa ricca varietà racconta da sé il cammino attraverso cui, in questi anni, avete sviluppato un progetto di bene articolato e concreto. Partendo da situazioni di disagio, avete cercato di abbracciare nella carità tutte le persone e tutta la persona, facendo fronte a molteplici esigenze e promuovendo varie iniziative: dalla mensa quotidiana per i poveri ai laboratori artigianali, dai servizi di recupero scolastico agli spazi di dialogo per famiglie in difficoltà. Si vede che c’è movimento lì, e questo è bello; si vede che vi siete lasciati provocare e inquietare dai bisogni dei fratelli e delle sorelle che Dio ha posto sul vostro cammino, specialmente degli ultimi, dei più bisognosi”.
La Fraternità della Misericordia si unisce al movimento d’anime, richiesto da Gesù misericordioso a santa Faustina Kowalska e alla corrente di grazia del Rinnovamento carismatico Cattolico. La specificità della Fraternità, presente in varie Diocesi d’Italia, è vivere la spiritualità dell’unico pane celebrato e adorato dell’Eucarestia, pane scrutato della Parola e pane condiviso dei Poveri, le 3 P: pane, parola e poveri, dove Cristo è presente nella storia. La fiducia illimitata nel Padre e la misericordia incondizionata verso i fratelli, le due basi della spiritualità della Misericordia, in questo tempo di incertezze tra pandemia e guerre, assumono una meravigliosa portata spirituale così come avvenuto quando il messaggio è stato consegnato al mondo in un periodo di profonda crisi morale, sociale ed economica dell’umanità segnata dalla prima guerra mondiale. Oggi come allora rimbombano fortemente le parole di Gesù misericordioso affidate alla mistica polacca: “L’umanità non troverà pace, finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia”.