Il parere di Don Marco Sanavio – Direttore Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Padova – socio Weca
Come operatore nell’ambito della comunicazione ecclesiale che negli scorsi anni ha avuto a che fare spesso con la ricerca di materiali informativi digitali riguardanti la Santa Sede, l’attività del santo Padre o la Chiesa nel Mondo, ho trovato in passato la difficoltà di dover monitorare più fonti che restituivano la percezione di una comunicazione di qualità ma frammentata in diversi rivoli non sempre ben coordinati e purtroppo, non di rado, con scarsa forza di penetrazione nel web (personalmente mi riferisco all’ambiente digitale relativo all’area linguistica italiana).
L’operazione di riordino, nuovo orientamento e riforma dei Media Vaticani ha restituito a noi utenti e operatori a servizio delle Chiese locali un approccio semplificato, unitario, ordinato. In questi primi giorni di utilizzo ho apprezzato sia la tempestività nella pubblicazione di alcuni materiali multimediali relativi alla cronaca sia la semplificazione che si percepisce nello sguardo d’insieme proposto da Vaticannews.va
Ora la corporate identity appare chiara, essenziale, sobria quanto basta per restituire l’idea di una istituzione autorevole senza ridondanze o incrostazioni che ne minino la trasparenza.
Da utente colgo un notevole sforzo nel contributo di User experience design, che consente un’interazione rapida e intuitiva. Appare chiara anche la distinzione tra l’area informativa, l’area di produzione multimediale e la Radio Vaticana in Italia, come pure risulta molto utile -per noi utenti- la classificazione delle informazioni per macroaree tematiche (Papa, Vaticano, Chiesa, Mondo) e per tag.
Altra strategia che trovo utile è quella dell’inserimento di diversi oggetti multimediali all’interno delle pagine web, in modo tale da permettere di scompattare i materiali, scaricarli o inserirli all’interno di altri siti, come nel caso dei video pubblicati su Youtube. Proprio a questo proposito la scelta di pubblicare i video e i live streaming in una piattaforma così performativa e di amplissima diffusione la ritengo quantomai opportuna, al di là di ogni rilievo su questioni relative a piattaforme non proprietarie.
Ecco alcuni rilievi che mi sembrano punti di forza di questo nuovo volto della comunicazione vaticana:
- semplificazione dell’offerta che ne fa intuire maggiormente ricchezza complessità
- compattamento di marchi e agenzie
- miglioramento della User experience
- chiara classificazione dei contenuti e semiotica coerente
- elevata affordance rilevata nell’interazione con l’interfaccia web
- maggiore evidenza ai contenuti relativi alla liturgia e alla preghiera
Il fatto che Vaticannews.va sia pubblicato ancora in versione “beta” dichiara implicitamente che l’architettura di sistema è passibile di migliorie e implementazioni. Penso accettino volentieri contributi dalla base.