Community. È la comunità che si forma nella rete, come gruppo in un “social” o intorno ad un blog o a un sito. In questo anno di contatti a distanza il termine community è stato usato (ed abusato): la rete ci impone una serie di anglicismi, un linguaggio e una cultura universale, espressivamente povera, fatta di poche centinaia di parole. Ci siamo perciò quasi abituati a considerare intercambiabili i termini “community” e comunità, allo stesso modo con cui viviamo la nostra quotidianità “onlife”, parte con relazioni umane in presenza fisica, parte con i contatti attraverso la rete.
Ma “community” e “comunità” esprimono davvero la stessa realtà di vita? Una “vita social” è equivalente ad una “vita sociale”? Sono domande che toccano anche le nostre comunità parrocchiali, che stanno lentamente tornando alle attività “in presenza”. L’ equilibrio tra la vita comunitaria a cui eravamo abituati e quella che si realizzerà d’ora in avanti non è questione solo “tecnica” (ne parliamo sopra), come ci ha detto la Giornata delle comunicazioni sociali 2019.
Per approfondire il tema, si può fare riferimento al volumetto di commenti al Messaggio di papa Francesco, curato da don Ivan Maffeis e Pier Cesare Rivoltella Dalle communities alle comunità e al libro di Andrea Tomasi Una rete per tutti? Abitare la rete per trasformare le community in comunità.