Anche l’Associazione WebCattolici Italiani (WeCa) ha preso parte, lunedì 31 ottobre, all’incontro di papa Francesco con il Copercom, Coordinamento delle Associazioni per la Comunicazione.

L’Udienza ai presidenti e rappresentanti delle Associazioni che fanno parte del Copercom – rinviato di due anni per la pandemia – si è svolta lunedì 31 ottobre 2022 presso la Sala del Concistoro nel Palazzo Apostolico. 

Dopo il saluto introduttivo di Stefano Di Battista, presidente del Copercom, Papa Francesco nel suo discorso ha proposto al Coordinamento di riflettere su tre obiettivi: il primo è coordinamento, il secondo è cambiamento, il terzo il trittico composto da incontro, ascolto e parola.

«Coordinare non è un’attività semplice, richiede pazienza, visione, unità d’intenti e, soprattutto, la valorizzazione delle singole identità associative, che vanno poste a servizio dell’insieme. Occorre far fruttificare i talenti e le competenze a beneficio di tutti, a servizio della Chiesa in Italia», ha ribadito papa Francesco. Di fronte poi non a un’epoca di cambiamenti, ma a un cambiamento di epoca, papa Francesco ha invitato chi opera nella comunicazione ad essere esperti, «esperti di cambiamento! Infatti, occupandovi di comunicazione, sapete benissimo come le innovazioni tecnologiche stiano accelerando i processi e i passaggi generazionali. Il cambiamento, per essere affrontato e gestito in maniera fruttuosa, richiede una buona capacità educativa e formativa. Vi invito a guardare, in modo particolare, alle nuove generazioni e a individuare i percorsi più adatti per stabilire con esse contatti significativi. E state attenti, perché cambiare non significa assecondare le mode del momento, ma convertire il proprio modo di essere e di pensare, a partire dall’atteggiamento di stupore di fronte a ciò che non muta eppure è sempre nuovo! Stupore che è l’antidoto contro l’abitudine ripetitiva e l’autoreferenzialità. Lo stupore ti porta avanti, ti fa cambiare, ti fa camminare. L’abitudine è ripetitiva, e l’autoreferenzialità ti fa guardare a te stesso, così, allo specchio, per guardare te».

Infine il trittico che parte dall’incontro, prosegue nell’ascolto e si conclude nella parola: «Incontrare, ascoltare e poi parlare. Il vostro lavoro sia sempre guidato da queste azioni, ponendo sempre l’attenzione ai sostantivi, cioè alle persone, più che agli aggettivi che distraggono. Noi siamo in una cultura che è caduta nell’aggettivismo, tutto si aggettiva, e quando si aggettiva si perde la sostanzialità della cosa. Questa stessa dinamica può imprimere anche una svolta per le diverse conflittualità che sembrano voler fagocitare questo tempo».

Nel ricordare poi l’importanza del percorso sinodale che la Chiesa, anche in Italia, sta affrontando, papa Francesco ha affidato il Copercom «a San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e dei comunicatori, e al Beato Carlo Acutis, che ci mostra quanto sia importante essere creativi, essere geniali nel mondo della comunicazione digitale, non ripetitivi». 

Per l’Associazione dei WebCattolici Italiani (WeCa) sono stati presenti, tra gli altri, il presidente Fabio Bolzetta e la vicepresidente Rita Marchetti.

Foto: Vatican Media/SIR