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Google Analytics: come funziona?

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21 Ottobre 2020
Google Analytics: come funziona?

In questo nuovo tutorial WeCa cercheremo di aiutarvi a comprendere uno degli strumenti più utilizzati per monitorare le attività ed il comportamento degli utenti del vostro sito web. Stiamo parlando di Google Analytics, infatti, un pannello di controllo dove analizzare le informazioni statistiche che gli utenti lasciano durante la navigazione del vostro sito.

Tutte queste informazioni collezionate nel tempo rappresentano una risorsa preziosa utile per comprendere: le pagine visitate, le azioni degli utenti, la provenienza, il tempo medio di permanenza e tanti altri dati statistici che consentono nel loro insieme di profilare meglio la tipologia di utenti e i loro interessi.

La diffusione di Google Analytics (che ricordiamo: è usato in poco meno di 30 milioni di siti e installato in oltre il 70% dei primi 10.000 siti più popolari) conferma la potenza di questo strumento gratuito.

Per usarlo è necessario creare un account Google, se lo avete già collegatevi all’indirizzo (https://analytics.google.com/) e una volta loggati per la prima volta è importante impostare una proprietà, ovvero il raggruppamento entro il quale vogliamo inserire il sito da monitorare.
In parole più semplici dobbiamo dire a Google quale indirizzo web (URL) vogliamo monitorare. Ricordate che con un solo account di Google possiamo monitorare più siti web, raggruppati anche in diverse proprietà.

Proviamo allora a collegare il nostro primo sito cliccando nelle “Impostazioni della proprietà”. A questo punto digitate l’URL del vostro sito e il nome. È possibile inserire il sito in una delle categorie proposta da Google e scegliere il Paese dal quale vi state connettendo. Alla fine di questo processo otterrete il vostro ID di monitoraggio.

Cos’è l’ID di monitoraggio allora? Si tratta di un codice alfanumerico con cui Google Analytics identifica il vostro sito. Oltre ad esso verrà fornito anche il codice JavaScript che dovrete aggiungere al vostro sito per monitorare le visite e altri comportamenti degli utenti.

Come faccio ad inserire questo codice alfanumerico sul mio sito? Beh se avete costruito un sito servendovi di WordPress o di altri Cms open source, ovvero sistemi che consentono di creare siti e gestire contenuti, vi consigliamo di installare un plug-in specifico (ce ne sono tanti utilizzabili gratuitamente) questo plug-in consentirà di incollare l’ID di monitoraggio di Google Analytics. A quel punto sarete pronti per monitorare le attività.

Se il vostro sito non è stato creato con un Cms basterà incollare il codice Javascript sopra menzionato, denominato Tag globale del sito all’interno del codice HTML di ogni pagina che vorrete monitorare. Questo codice svolge una funzione molto importante: traccia i comportamenti e colleziona informazioni, consegnandole poi al vostro account Google Analytics.

Che utilizziate l’ID di monitoraggio o il Tag globale del sito, considerate di aver applicato al vostro sito una sorta di “targa” che aiuterà Google a tracciare attività e comportamenti, collezionare dati e anche monitorare informazioni in tempo reale.

Grazie a queste preziose informazioni potrete scoprire, ad esempio, quali sono i termini di ricerca che un utente utilizza più spesso sul vostro sito, quindi si potrà comprendere quali contenuti generano più interesse e visite. Tenere traccia dell’aumento delle visite in concomitanza con alcune azioni che avete avviato sui social (una campagna di comunicazione ad esempio) o generato con l’invio di una newsletter (Google Analytics infatti consente di tenere traccia dei referall, ovvero traccia la provenienza delle visite alle vostre pagine).

L’altro vantaggio evidente di collezionare questi dati statistici è la possibilità di comparare nel tempo i risultati, aspetto non trascurabile, soprattutto in quegli ambiti in cui è necessario documentare periodicamente con report analitici l’efficacia della comunicazione non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi.

È importante far presente che per avere un sito conforme al GDPR (ovvero al Regolamento Europeo generale sulla protezione dei dati) è necessario informare i visitatori che alcune informazioni saranno collezionate e conservate, attraverso Google Analytics, per finalità statistiche.

Possiamo concludere questo tutorial affermando senza ombra di dubbio che Google Analytics si conferma uno strumento potente e gratuito, facile da installare e da utilizzare e vi suggeriamo di consultare altri tutorial più tecnici o specifici per ottenere il massimo rispetto alle molte caratteristiche e funzionalità.

Testi: Filippo Andreacchio
Marco Sanavio

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