Prima di passare a qualche utile consiglio, è importante dare un paio di definizioni.
Cos’è un dominio?
È l’indirizzo del tuo sito web che le persone digitano nel browser per visitarlo. Tanto per fare un esempio, se il tuo sito web fosse una casa, registrare un dominio sarebbe come specificarne il suo indirizzo.
Oggi è possibile registrare un dominio utilizzando varie estensioni:
- Esistono le estensioni generiche, ad esempio .com, .net, .org etc…
- Le estensioni nazionali, ad esempio .it, .de, .fr etc
- E i nuovissimi gTLD. Si tratta di estensioni particolari che identificano in maniera estremamente semplice l’attività di un sito internet. Ad esempio .blog, .news, .wedding etc..
Oltre all’estensione (chiamato anche dominio di primo livello) la cosa importante è la scelta del secondo livello, praticamente la parte che viene prima dell’estensione: nomedeltuosito.it
Cos’è l’hosting?
L’hosting è il servizio che permette di rendere il tuo sito e tutte le pagine che lo compongono visibile sul web. In pratica è uno spazio web dove sono ospitati i file ed il database che compongono il tuo sito. In generale possiamo avere tre tipologie di hosting:
- Hosting condiviso, che è il tipo più comune: il tuo sito web viene ospitato insieme ad altri siti web che condividono con te il server e quindi lo stesso indirizzo IP. È la soluzione più economica.
- Hosting dedicato che è la soluzione più costosa. Il tuo sito si trova su un server dedicato che ha performance superiori e, a meno che non si affidi la manutenzione sistemistica ad esperti, richiede competenze informatiche importanti.
- Virtual Private Server (VPS). Potrebbe avere un costo intermedio tra i precedenti, sembrerebbe un hosting dedicato ma utilizza un ambiente virtuale su un server che in realtà è condiviso con altri.
Fatta questa doverosa premessa, veniamo quindi a dei pratici consigli su come scegliere un dominio e un servizio di hosting.
Come scegliere un dominio?
Dopo aver scelto la giusta estensione (tra quelli generici, nazionali e gTLD), la cosa “più difficile” è la scelta del secondo livello, quindi il nome del dominio. Seguendo la logica del “less is more”, ecco alcuni piccoli consigli su come dovrebbe essere un dominio:
- Corto
- Facile da ricordare
- Unico
- Tematizzato
Già… non è facile, soprattutto quando il nome della nostra associazione, parrocchia, ente è molto lungo. Ma non è detto che il nome del dominio debba coincidere con il nome della nostra realtà, l’importante è che mantenga il “tema” o richiami le attività svolte!
Sforziamoci di trovare più candidati come nomi di dominio perché non è detto che quello che ci piace di più sia disponibile. Esistono molti siti per verificare la disponibilità dei domini. Per i .it si può fare riferimento direttamente a registro.it che ì l’anagrafe dei domini italiani, ma se volessimo uno strumento valido per tutte le estensioni potremmo utilizzare alcuni providers di servizi come:
- aruba.it
- serverplan.com
- register.it
- E cosi via… sono tantissimi!
E l’hosting? Come posso sceglierlo?
Oggi sono tantissimi i providers (anche italiani) che mettono a disposizione hosting di altissima qualità a prezzi accessibili. Tra i più famosi ricordiamo sicuramente Aruba.it, Register.it, GoDaddy.com, Host.it ma l’elenco potrebbe essere sterminato. E la scelta non è semplice, molte volte può ricadere solo sul discorso economico e promozionale.
In generale, per un sito senza particolari esigenze la scelta dell’hosting condiviso è quella migliore considerando il rapporto qualità / prezzo. Ormai si trovano dappertutto offerte promozionali che includono dominio e hosting al costo di poche decine di euro (e a volte anche meno!).
Possiamo trovare in rete anche providers che offrono pacchetti ottimizzati per i CMS più usati come WordPress. Acquistando questi pacchetti avremmo già tutto pronto per iniziare a gestire il nostro sito web, senza preoccuparsi neanche dell’installazione del CMS stesso.
Anche Pweb, il servizio di Ids & Unitelm promosso dal servizio informatico Cei permette l’acquisto di un dominio vero e proprio, al quale sarà agganciato il sito web parrocchiale “preconfezionato” da adattare, in pochi passaggi, con le informazioni della parrocchia e con le sue notizie.
Questo tutorial naturalmente non può essere esaustivo circa la scelta di un dominio o dell’hosting ma almeno pone le basi per poter scegliere con più consapevolezza due elementi che ormai sono fondamentali per la visibilità online.
Testi: Danilo di Leo