Stanco delle solite app di messaggistica di Facebook come WhatsApp, Messenger e Instagram Direct e sei alla ricerca di un’alternativa semplice, leggera e sicura? Telegram è l’App di cui parliamo in questo tutorial, strumento di messaggistica utile anche in pastorale.
Nata nel 2013 in Russia, rilasciata inizialmente per dispositivi iOS, è oggi utilizzabile anche su dispositivi Windows Phone e su PC, da browser o tramite l’App desktop per Windows.
Telegram è molto simile a WhatsApp, ma con caratteristiche molto più particolari. La presenza del cloud permetterà al tuo dispositivo di non risentirne in termini di memoria, poiché tutto sarà salvato su di esso! E soprattutto non c’è bisogno di fare il backup ed il ripristino ogni volta che cambi dispositivo. “Come per magia” infatti troverai le tue conversazione anche se ripristini il tuo smartphone.
Una volta registrato aggiungendo i tuoi dati ed il numero di telefono, puoi iniziare ad inviare immagini, video, audio e GIF, avendo la possibilità spedire anche file delle dimensioni di un film! Ma qui iniziano i veri punti di forza di Telegram. Puoi aggiungere più numeri di telefono nella stessa app e puoi installarla su più dispositivi contemporaneamente, funzionalità molto utile se vuoi ricevere i tuoi messaggi sia sul tablet che sullo smartphone. In realtà il numero di telefono non è l’unico elemento per cercare un contatto… se si è impostato una username, sarà possibile essere trovati anche in una ricerca globale, proprio come su skype o su un social network. Questo vuol dire che, per chattare con qualcuno, non è indispensabile che il contatto sia nella tua rubrica.
In alternativa alle normali chat, con Telegram hai anche la possibilità di iniziare, in qualsiasi momento, una chat segreta, con le stesse funzionalità di una normale chat Telegram, senza però mai mostrare il tuo numero di telefono! E non solo, con le chat segreta aumenta la sicurezza per la tua privacy grazie alla crittografia end-to-end che assicura che nessuno potrà mai leggere le tue conversazioni. Una funzionalità utile delle chat segrete è il timer di autodistruzione: puoi infatti decidere di cancellare automaticamente la conversazione segreta dopo un tempo pre-impostato.
Anche Telegram vanta la presenza di gruppi di comunicazione. Fin qui niente di straordinario. Ma qualcosa di speciale c’è…. cosa? I gruppi Telegram possono essere sia privati che pubblici e possono arrivare ad avere anche fino a 100’000 membri.
È possibile creare anche dei canali, pubblici o privati, con un numero illimitato di membri. I canali, paragonabili ai broadcast di WhatsApp, possono essere utilizzati come una specie di newsletter. Solo il creatore del canale può scrivere in chat, i membri riceveranno una notifica contrassegnata dal nome e dalla foto del canale. Puoi cercare i canali pubblici utilizzando la casella di ricerca nell’angolo in alto a destra della schermata principale, mentre per i canali privati è possibile entrare soltanto se si dispone di un link d’invito o se il creatore ti aggiunge.
Un’altra particolarità di Telegram sono i Bot, picco li programmi che permettono di estendere le funzionalità dell’app di messaggistica. Ne esistono di tutti i tipi e aggiungono le funzioni più disparate: ne esistono per cercare GIF, per ricevere news, per esercitarsi con una lingua, per automatizzare operazioni ripetitive. Ci sono anche bot utili per gestire gruppi e canali, ad esempio per accogliere i nuovi iscritti o per bannare in automatico gli utenti che non rispettano le regole del gruppo.
Come WhatsApp, anche con Telegram è possibile utilizzare una versione web oppure scaricare un software per desktop in modo da utilizzare il sistema di messaggistica anche comodamente con il proprio PC.
Un argomento di grande tendenza in questi mesi è la questione privacy e sicurezza delle app di messaggistica. Ad oggi possiamo dire che non c’è un app sicura al 100%: quando sentiamo dire che Telegram è l’app di messaggistica perfetta per chi tiene particolarmente alla sua privacy e perché no, ha qualche segreto da nascondere, è perché offre la possibilità di avviare chat segrete che si autodistruggono e il blocco dell’inoltro dei messaggi. Ma, a differenza di WhatsApp, Telegram non ha la crittografia end-to-end come impostazione predefinita (se non nelle chat segrete), per cui in caso di attacco hacker ai server, i dati degli utenti e i contenuti scambiati non saranno al sicuro da occhi indiscreti.
Testo: Danilo di Leo