Un cammino sinodale ci aiuta a cogliere che cosa lo Spirito ci dice, e lo Spirito non parla soltanto attraverso la Parola di Dio, né parla soltanto attraverso la voce dei cristiani: lo Spirito parla attraverso tutti. E proprio per questo che Papa Francesco ci invita ad ascoltare tutti, tutti gli abitanti della città, tutti gli abitanti dei nostri quartieri. Come è possibile realizzare questo ascolto? E chi fa questo ascolto? Lo realizzano tutti i cristiani che partecipano alla vita della comunità: nel posto di lavoro, con i vicini di casa, in famiglia, negli ambienti che frequentano anche per lo svago, ogni cristiano può rivolgere alle persone che incontra alcune domande utili per la consultazione sinodale. Le loro risposte ci aiuteranno a comprendere qual è la ricerca spirituale degli interlocutori e che cosa pensano della comunità cristiana. Le domande che quindi si possono rivolgere sono ad esempio: sei credente? Partecipi ad un cammino di spiritualità? Cosa pensi della fede dei cristiani? E cosa pensi della Chiesa? Quando frequenti un’assemblea liturgica (per esempio in occasione di un battesimo, un matrimonio, un funerale), senti che quello che viene detto e celebrato ti aiuta nella vita? ecc.
Alcuni ascolti da realizzare sono particolarmente importanti. Prima di tutto l’ascolto dei giovani: gli insegnanti di religione di scuola superiore si impegnano a confrontarsi con i loro ragazzi a partire da alcune domande (un questionario elaborato da un gruppo di insegnanti di religione)i. Così anche i catechisti dell’iniziazione cristiana sono invitati a rivolgere domande ai genitori dei loro ragazzi; gli operatori della carità rivolgono domande a chi bussa alla porta dei centri di ascolto; i ministri straordinari della Comunione, agli anziani e ai malati che vanno a visitare. È molto importante che queste domande possano avere risposte sintetiche: l’equipe pastorale della parrocchia cercherà di metterle insieme ed inviare così il proprio contributo alla diocesi entro il 15 agosto 2022.
Quanto raccolto nell’ascolto diverrà oggetto di riflessione per l’equipe pastorale, il consiglio pastorale, gli operatori pastorali e il presbiterio della parrocchia. Ci ha ricordato il Papa che il 90-93% delle persone che vivono a Roma non frequentano la parrocchia, ed è molto importante entrare in ascolto e in dialogo con loro.
Inoltre: sarà importante che ogni comunità parrocchiale continui l’attività della mappatura già avviata l’anno scorso. In che consiste la mappatura? La mappatura è una lettura attenta del territorio della parrocchia, individuando i luoghi in cui si incontrano le persone: dov’è la scuola, dove ci sono i centri commerciali, dov’è il comitato di quartiere, dove è la sede di associazioni, di cooperative, di gruppi… Ovviamente mappare non significa soltanto scrivere su una cartina dove sono collocate queste realtà, ma incontrare le persone che partecipano a questi luoghi di aggregazione, conoscersi, dialogare, ascoltare, per evitare di vivere nei quartieri ignorandosi. Al termine della mappatura cercheremo di mettere meglio a fuoco quali siano le tre criticità e le tre risorse presenti nel nostro quartiere che più influiscono nell’opera di evangelizzazione. Queste mappature parrocchiali vengono poi condivise dalle parrocchie che sono nella stessa zona urbanistica: le rispettive equipe pastorali si incontrano e leggono insieme il territorio, magari confrontandosi con i dati ricavabili dal sito mappaRoma (www.mapparoma.info) di cui abbiamo sentito parlare l’anno scorso. Questa riflessione sui quartieri è molto utile per reimpostare l’evangelizzazione territorio per territorio.
Ci saranno sicuramente delle persone che vorranno contribuire al dibattito sinodale inviando alcune riflessioni per iscritto, oppure un video, o un’audio. Potranno inviarlo nella sezione dedicata a questo nel sito della diocesi (www.diocesidiroma.it). È un modo, se volete, anche anonimo, di contribuire al dibattito (e non è da escludere che a molte persone preferiscano fare così). In realtà ; forse ci aiuterà a comprendere che dobbiamo crescere nella capacità di farci vicino agli altri, di comprendere la loro vita.
Attraverso questo ascolto il Signore ci aiuterà a trovare nuovo slancio per l’evangelizzazione a Roma.
Testi: mons. Gianpiero Palmieri, vescovo di Ascoli Piceno ai tempi della registrazione del tutorial Vicegerente della Diocesi di Roma