Continua il nostro viaggio alla riscoperta della storia dei Messaggi per le Giornate mondiali delle comunicazioni sociali. Dopo avere analizzato il primo Messaggio e l’istituzione della Giornata dedicata agli operatori dei mezzi di Comunicazione Sociale oggi la lancetta si sposta al 1974. È l’ottavo Messaggio e il tema firmato da San Paolo VI è il seguente: “Le Comunicazioni Sociali e l’evangelizzazione nel mondo contemporaneo”.
Strumenti che, già allora, fanno sempre più parte del vissuto quotidiano. In Italia, per esempio, nel 1974 la televisione ha compiuto 20 anni e in due decenni ha visto crescere l’offerta di canali, spazi contenuti e di informazione. Si coglie – e viene ribadito – l’insieme di opportunità offerta dai mezzi di comunicazione. Per San Paolo VI, si legge nel Messaggio: “Poiché l’importanza degli strumenti della Comunicazione Sociale va aumentando incessantemente nella struttura dell’odierna società e nella impostazione dei rapporti umani, noi ripetiamo il nostro fermo convincimento che tutti gli uomini siano chiamati ad offrire il proprio contributo in questo campo, in modo che tutti i componenti della società siano effettivamente gli artefici della comunicazione, ciascuno secondo una retta funzione”. Un contributo concreto che, viene sottolineato, “può essere esercitato nelle forme più svariate, che vanno dall’intervento diretto nella programmazione e nella produzione, alla personale responsabile decisione circa le scelte, l’accettazione o meno dei messaggi della comunicazione sociale”.
Lo sguardo del Messaggio si posa sulle opportunità di evangelizzazione nel mondo contemporaneo, era il 1974, con principi e riflessioni valide ancora oggi con l’avvento degli spazi offerti dal digitale e dai social media.
L’evangelizzazione è parte costitutiva della missione della Chiesa, inviata da Cristo nel mondo a predicare il Vangelo a tutte le creature (Mc 16, 15).
E “A ben rifletterci” si legge nel testo “l’intera vita del cristiano, in quanto conformata al Vangelo, è in situazione permanente di evangelizzazione in mezzo al mondo”.
“Molti urgenti impegni”, quasi 40 anni fa vengono evidenziati: “dare all’informazione e allo spettacolo contemporaneo una linea di sviluppo che faciliti la diffusione della Buona Novella e l’approfondimento dei concetti della dignità della persona umana, della giustizia, della fratellanza universale: valori che (…) aprono la strada al dialogo costruttivo con gli altri e alla comunione con Dio”. E ancora, pur di fronte alla limitatezza delle risorse e delle condizioni ambientali: Ricercare “un rinnovamento dei metodi di apostolato applicando i nuovi strumenti audiovisivi e di stampa alla catechesi, alla multiforme opera educativa, alla presentazione della vita della Chiesa, della sua liturgia, delle sue finalità, delle sue difficoltà, ma soprattutto della testimonianza di fede e di carità che la anima e la rinnova”.
Testo: Fabio Bolzetta