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Tutorial Stagione 7

Il Messaggio di Papa Francesco per la 58.ma Giornata Mondiale della Pace

Tutorial Stagione 7

18 Dicembre 2024
Il Messaggio di Papa Francesco per la 58.ma Giornata Mondiale della Pace

Tutorial in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale
di María Dolores Sánchez Galera, del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale

 

 

Sono María Dolores Sánchez Galera, Ricercatrice del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

Papa Francesco invita a un giubileo di speranza e di perdono: “Rimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua pace”. Questo è il tema voluto dal Santo Padre per il suo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace 2025, e pensato dunque per accompagnarci lungo tutto l’anno giubilare.

Per accogliere la speranza è bene partire da una riflessione sui concetti di remissione dei peccati e cancellazione dei debiti alla luce della tradizione giubilare della Chiesa, di origine biblica. È necessario passare da un’azione e un linguaggio liturgico di remissione del peccato a una chiamata a vivere il debito come esperienza etico-socioeconomica, come segno dei tempi per portare pace ai popoli.

Papa Francesco riporta al centro la questione del debito e ci ricorda che siamo responsabili di un’azione concreta di fronte alla crisi profonda che attraversano le regioni più svantaggiate del pianeta.

Il debito viene riproposto come strumento di fraternità e pace, e come spinta per un cambio di paradigma del sistema politico, economico e sociale, in un momento di grande divisione e diffidenza riguardo le istituzioni multilaterali, al fine d’invertire la rotta e costruire una cultura di rispetto della vita e della dignità della persona umana.

Ma come si viene a creare il debito? Il meccanismo è semplice: I Paesi del Sud del mondo hanno bisogno di credito ma non vengono messi nelle condizioni di restituirlo. I loro debiti si accumulano a interessi sempre più alti e non riescono a investire su ciò che darebbe loro la possibilità di offrire una vita dignitosa ai loro popoli: educazione, salute, infrastrutture, sicurezza e benessere.

Questi Paesi per pagare gli interessi sul debito danno la possibilità ai creditori di sfruttare le riserve naturali e fossili del loro territorio. Ma l’estrazione di carbone e di petrolio – aumentata a dismisura negli ultimi anni – ha causato l’inquinamento dell’acqua e dell’aria dei Paesi poveri, contribuendo ad ampliare il “debito ecologico” del Nord verso il Sud globale.

 

Di debito ecologico parla Papa Francesco nell’Enciclica Laudato si’. Egli si riferisce all’obbligo morale dei Paesi del Nord di creare le condizioni necessarie a far sì che le regioni e i Paesi più poveri, ma allo stesso tempo dotati di terre ricche, poche inquinate e di risorse naturali sufficienti, possano soddisfare le loro necessità vitali e accedere ad un presente e un futuro dignitosi.

Papa Francesco si chiede perché non mettiamo in condizioni chi sfrutta le risorse altrui di ripagare questo debito nei confronti dei Paesi più poveri.

Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano integrale è impegnato ad accompagnare le Chiese locali a superare le sfide poste dal paradigma dell’ecologia integrale favorendo processi che pongano al centro il debito ecologico e creando consapevolezza delle nostre responsabilità diversificate, aiutandoci ad ascoltare con coraggio il grido della terra e il grido dei più poveri per rimettere i nostri debiti e costruire scenari di pace.

 

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